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Ravvicinamento

Il teatro di Laminarie 2009-2013 

a cura di Federica Rocchi

 

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Immagini di: Laminarie

e di Laura Arlotti, Tommaso Arosio, Andrea Benini, Mario Carlini, Gabriele Ferri, Gianni Berengo Gardin, Luca Ghedini, Ifigenia Kanarà, Massimiliano Lacertosa, Laura Martorana, Grazia Perilli, Noemi Piccorossi, Francesco Palla, Veronica Santandrea, Ilaria Scarpa 

Progetto grafico: Alex Weste

ISBN 978-88-909699-0-4

 

Ampio Raggio
Esperienze d’arte e di politica

Volume monografico, marzo 2014
Issn 2037–3147

Fotografia di copertina:
Laura Arlotti, foto di scena dallo spettacolo Formato 1/16 di Laminarie, 2008

Un ringraziamento a: Alessandra Farneti, Nicola Ferrari, Silvia Palmia

 

Nota:

I testi raccolti in questo catalogo sono tratti da articoli, interviste e recensioni scritti da persone che hanno seguito in modi diversi il percorso di Laminarie e di DOM fino ad ora.

Gli estratti qui proposti sono stati selezionati per la loro capacità di raccontare questa esperienza da diversi punti di vista. La conversazione con Renata Molinari è stata invece realizzata appositamente per questa pubblicazione. Le immagini qui raccolte sono state selezionate da Laminarie.

 


Indice

Premessa - di Federica Rocchi

Un teatro - di Laminarie

Travasi - Conversazione con Renata Molinari

 

Opera 
Parole di Massimo Marino, Vittorio Giacopini, Yoshiaki Nishino, Maria Concetta Sala

Combina
Parole di Massimo Marino,Lorenzo Donati, Giuliana Sias, Serena Terranova e Alessandra Cava, Agnese Doria, Giancarlo Gaeta

Supera 
Parole di Cira Santoro, Marta Casarini, Silvia Napoli

Abita  
Parole di Brunella Torresin, Massimo Marino, Serena Terranova e Alessandra Cava, Oscar De Pauli, Gabriele Grandi, Luigi Monti e Luca Lambertini, Vincenzo Savini

Insegue 
Parole di Matteo Marchesini, Agnese Doria, Massimo Marino, Damiano Pignedoli

Parte
Parole di Franco Farinelli, Yoshiaki Nishino, Doina Lemny

Teatrografia 

Miscellanea 

Pubblicazioni 

Indice delle immagini 

 


Premessa

di Federica Rocchi

Nel 2014, Laminarie inaugura il suo ventesimo anno di attività e il suo quinto anno al teatro DOM la cupola del Pilastro di Bologna.

Questo catalogo nasce dal desiderio di comporre in un unico racconto il lavoro degli ultimi quattro anni, dedicati principalmente a realizzare un progetto artistico che riunisse organicamente l’attività di ricerca e produzione nell’ambito del teatro contemporaneo con la possibilità di fondare un teatro abitato nell’area periferica del Pilastro.

Il racconto inizia nel punto in cui finisce il libro “Tragedia e fiaba”, curato da Claudio Meldolesi e Bruna Gambarelli, che raccoglie documenti e testimonianze sul teatro di Laminarie fino al 2008, qualche mese prima dell’assegnazione alla compagnia del teatro DOM da parte del Quartiere San Donato del Comune di Bologna.

Scriveva allora Claudio Meldolesi: “Definirei quindi il teatro di Laminarie come il teatro del ravvicinamento, perché essenzialmente Bruna e Febo si sono riuniti su l’idea di un teatro anticonvenzionale e lo hanno nutrito di sfide con le fiabe e le altre forme di teatro che hanno realizzato. Il principio è, appunto, quello dell’azzeramento delle convenzioni in senso non naturalistico, in senso lirico. Però il loro approccio non è simbolista, ma è molto più diretto e coinvolto. Siamo interni alla fiaba. [...]

Nella varietà del Teatro di origine romagnola Laminarie rappresenta un gruppo straordinario, antico e strategico. Come famiglia d’arte, che ci pone in contatto con la pregnanza delle cose, e ci costringe a essere presenti nella guerra della ex-Yugoslavia come nelle autobiografie, indicandoci la possibilità del teatro di fiorire dentro i fatti. […] Credo che questa famiglia d’arte non s’interromperà qui, che col tempo gli attori riprenderanno a cercare dagli inizi. È questa una dinamica che soccorre l’identità del teatro nel tempo dello scempio televisivo, perché consiste di rovesciamenti delle ‘notizie in tempo diretto’, e dimostra che l’esserci nelle storie umane è il contrario del riprodurle. Bruna e Febo ci permettono di abitare nei mondi che rappresentano e quindi siamo davanti alle grandi magie del teatro.”

Questo catalogo, nel tentativo di dare corpo alla parola “ravvicinamento”, presenta ciò che Laminarie ha fatto accadere a DOM e altrove dal novembre 2009 a dicembre 2013, attraverso una selezione di immagini e di parole, scelte tra quelle scritte nel corso del tempo da critici,scrittori, studiosi e cittadini del Pilastro.

Il testo introduttivo deriva da una conversazione con Renata Molinari, alla quale abbiamo chiesto la disponibilità di un incontro per mettere a fuoco alcune questioni teoriche che ci premevano particolarmente, perché fondanti per questa narrazione. L’incontro con Renata è stato molto importante, perché ha sollevato interrogativi sostanziali senza avere la pretesa di trovare loro una risposta immediata e rassicurante. Renata ci ha indicato, al contrario, la necessità di cercare più a fondo gli strumenti di comprensione dall’interno del linguaggio teatrale.

Seguono sei capitoli, attraverso i quali si snodano i fatti, raggruppati per parole chiave. Si tratta di una distinzione che la carta stampata e la necessità di un racconto ordinato hanno richiesto, ma i cui contenuti sono intersecabili tra loro. I titoli scelti tracciano il perimetro dell’azione, e nel loro insieme costituiscono un primo vocabolario minimo per riflettere sulla pratica dell’abitare uno spazio da parte di un gruppo teatrale.

Opera presenta le produzioni teatrali della compagnia Laminarie che hanno debuttato in questo periodo, principalmente dedicati ad alcune figure di un’altra fibra, scelte per la coerenza delle loro vite e il rigore delle loro opere.

Combina ospita le rassegne e i festival curati di Laminarie a DOM, che hanno raccolto spettacoli, incontri, concerti, proiezioni, mostre, residenze di artisti e laboratori, per lo più ideati seguendo un principio di combinazione degli opposti.

Supera è dedicato al lavoro fatto con i bambini e i ragazzi, una parte della ricerca e della produzione di Laminarie che ha sempre avuto, fin dalle origini, un ruolo centrale nella poetica del gruppo.

Abita mostra le modalità di radicamento di un teatro nel suo quartiere, attraverso la coltivazione di un rapporto diretto e quotidiano con i cittadini, i ragazzi, le associazioni, le scuole, le istituzioni.

Insegue raccoglie i cinque numeri di Ampio Raggio pubblicati fino ad ora, rivista che si propone un lavoro di indagine nel campo delle arti contemporanee e che nasce per accompagnare il percorso di DOM.

Parte descrive i progetti internazionali che hanno consentito al lavoro sul territorio di sostanziarsi attraverso un’apertura verso l’estero.

Completano il catalogo tre documenti (teatrografia, miscellanea, pubblicazioni) che raccolgono i fatti, nell’ordine in cui sono accaduti.

 

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